La famiglia di marzapane
Caro Orso,
non so se passi mai di qui. Il tuo essere così ermeticamente sigillato mi sta cominciando a dare sui nervi. Mi fa compiere immani fatiche di comprensione e interpretazione del linguaggio orsico. Non so se reggerò ancora a lungo.
E' successo quello che ti avevo detto un anno fa: mi sono adattata. Tu dicevi nooooo, non farlo, io cambierò. Tu dicevi che sarebbe stato diverso.
E davanti a due Menabrea, qualche settimana fa, ti ho detto che siamo stati incapaci di ingegnarci insieme e trovare un Piano B per la gestione dell'emergenza in corso. Eravamo preparatissimi per affrontare il Piano A. Poi è successo che del Piano A non ci fosse più la minima necessità. Era successa una cosa diversa. Più dolorosa. Ora, io non sto qui a dire se dovesse essere più dolorosa per te o per me. Ognuno ha la sua soglia di dolore.
Io ti sto ripetendo quello che ti ho detto davanti alle due Menabrea: Noi non siamo stati capaci di condividere l'esperienza appena passata. Avevo bisogno di saperti vicino mentre stavo male. Vicino col cuore, sapere che tu eri vicino a me col cuore. Non potevo e non posso darlo per scontato. Vorrei sapere se, in qualche modo, anche tu ti senti in colpa per aver mancato alle aspettative di protezione che nascono nel momento in cui scopri che stai per diventare padre e madre. Perché anche se avevamo fatto una scelta diversa era a questo che stavamo rinunciando. Poi la rinuncia è stata decisa da Chiunquesia ma non da noi due. E io mi sento in colpa per non aver protetto, comunque, quello che tu hai chiamato cosetto, che è anche il solo modo in cui lo abbiamo mai chiamato, il cosetto. Ma tu, hai mai realizzato che era un figlio o una figlia? E, OrsoMarso, tu hai mai pensato a ciò che ci è successo, che volente o nolente è successo che non siamo diventati padre e madre?Che abbiamo perso un figlio o una figlia?Tu hai avuto questa sensazione? Cosa hai provato tu? Hai avuto bisogno di sentirti protetto in quei giorni? Protetto dal dolore, dalla paura o dall'essere impreparato?
Tu hai le parole per parlarne?
Mi aiuti a trovarle?
Le cerchiamo insieme?
non so se passi mai di qui. Il tuo essere così ermeticamente sigillato mi sta cominciando a dare sui nervi. Mi fa compiere immani fatiche di comprensione e interpretazione del linguaggio orsico. Non so se reggerò ancora a lungo.
E' successo quello che ti avevo detto un anno fa: mi sono adattata. Tu dicevi nooooo, non farlo, io cambierò. Tu dicevi che sarebbe stato diverso.
E davanti a due Menabrea, qualche settimana fa, ti ho detto che siamo stati incapaci di ingegnarci insieme e trovare un Piano B per la gestione dell'emergenza in corso. Eravamo preparatissimi per affrontare il Piano A. Poi è successo che del Piano A non ci fosse più la minima necessità. Era successa una cosa diversa. Più dolorosa. Ora, io non sto qui a dire se dovesse essere più dolorosa per te o per me. Ognuno ha la sua soglia di dolore.
Io ti sto ripetendo quello che ti ho detto davanti alle due Menabrea: Noi non siamo stati capaci di condividere l'esperienza appena passata. Avevo bisogno di saperti vicino mentre stavo male. Vicino col cuore, sapere che tu eri vicino a me col cuore. Non potevo e non posso darlo per scontato. Vorrei sapere se, in qualche modo, anche tu ti senti in colpa per aver mancato alle aspettative di protezione che nascono nel momento in cui scopri che stai per diventare padre e madre. Perché anche se avevamo fatto una scelta diversa era a questo che stavamo rinunciando. Poi la rinuncia è stata decisa da Chiunquesia ma non da noi due. E io mi sento in colpa per non aver protetto, comunque, quello che tu hai chiamato cosetto, che è anche il solo modo in cui lo abbiamo mai chiamato, il cosetto. Ma tu, hai mai realizzato che era un figlio o una figlia? E, OrsoMarso, tu hai mai pensato a ciò che ci è successo, che volente o nolente è successo che non siamo diventati padre e madre?Che abbiamo perso un figlio o una figlia?Tu hai avuto questa sensazione? Cosa hai provato tu? Hai avuto bisogno di sentirti protetto in quei giorni? Protetto dal dolore, dalla paura o dall'essere impreparato?
Tu hai le parole per parlarne?
Mi aiuti a trovarle?
Le cerchiamo insieme?
P.S.:Non c'era un pupazzetto di marzapane LungoBascio quindi ho dovuto sopperire affibbiandogli umana sembianza...speriamo non venga mai a saperlo....
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