martedì 28 settembre 2010

Bollicina in un sussurro

"Siamo le disattenzioni. Le conseguenze. Le fortune immeritate. Le sventure. Siamo addormentati sotto cieli noncuranti, cieli che sono ovunque benché la neve li nasconda allo sguardo, come a proteggerli dalle domande di fuoco che incendiano la testa. Avrei soltanto voluto avere il tempo di spiegare a un bambino dalle ciglia scure che i semi di melagrana sono traslucidi e che i bottoni di madreperla un tempo sono stati conchiglie cullate dal mare."
B.Cibrario - Sotto Cieli Noncuranti

domenica 26 settembre 2010

Bolla 14

Scatola vuota

Già piena in realtà di una piccola ed inutile bugia.
Che mi hai raccontato. Per non fermarti a parlare. Scatola vuota ripiena di pigrizia.
Perché me la offri come un piccolo regalo che mi neghi.
Una frase semplice. Guardandomi negli occhi.
Se non sapessi che è una bugia sarebbe un bello sguardo quello che l'accompagna.
Se non sapessi che è una bugia piccola e inutile mi sentirei amata di un amore limpido e pulito.
Se non sapessi che il tuo regalo di oggi è una scatola vuota proverei meno dolore.
Per un altro risveglio al tuo fianco, mentre sto comunque scivolando verso il basso.
Giorno dopo giorno.
Lunedì non ci vengo con te. Hai già preparato la tua serata di fuga da qualcosa che invece tiene inchiodata me alla noia di becere trasmissioni tv, di una casa e di una pelle che a vederle ogni giorno mi stanno strette perché non hanno la misura giusta per i miei desideri.
L'inutilità di un gesto ... no, non l'inutilità di un gesto: svilirlo quel gesto, mentre mi guardi in faccia.
e mi chiedo perché, se c'è una ragione per questo regalo mattutino. Che mi hai offerto con gli occhi puliti. Davanti al caffé. Amaro, così non avrei sentito il sapore del tuo regalo. O perché così forse avrebbe avuto un sapore un regalo così vuoto.

Buona visione e buon post visione, soprattutto.

BOLLAululataFUORIDAIPOLMONIsenzabollicine

sabato 25 settembre 2010

Bolla 12 bis

Questo tempo che viene
non darà dolore,
questo tempo passerà,
senza farci del male.
Questo tempo passerà
o lo faremo passare.

mercoledì 22 settembre 2010

Bolla 12

Il morale naviga bassetto come il LungoBascio.
Provo a coccolarmi con un ricordo bello. Bello da scaldare il cuore anche se oggi siamo lontani e profondamente diversi. E a me manchi. Da far male al cuore. Non sono stata capace di chiedere e non sei riuscito a guardarti attorno.

E abbiamo litigato nel modo peggiore. Quello in cui non si cerca di ascoltare. Bisogna solo rispondere a tono.

Quindi provo a fare così. Stasera vorrei pensare alla sera del 16 agosto. Al tuo regalo di compleanno. Alla strada del ritorno nel buio. Alle canzoni belle che abbiamo ascoltato. Alle rocce rosse e al LungoBascio al ritorno.
E pensare che tutto è cominciato proprio lì. E pensare che è l'ultima sera in cui siamo stati davvero sereni. E il ricordo mi sembra talmente lontano ora...

Comunque. Penso a cose belle. Quelle che ci sono state. Penso alle lucciole a Campo di giove. Alla stella cadente. Penso a fare l'amore con te in tenda, in cucina, allo specchio. Penso a quando ci addormentiamo mano nella mano. Ai nomi del LungoBascio. Penso penso e ripenso che avremmo bisogno di stare vicini. Di un bacio al mattino e uno alla sera, da cercare ogni mattina e ogni sera. Senza farli diventare un'abitudine. Farli diventare così preziosi da farne un rito, i nostri baci.
A me mancano. Come mi manca dormire stretti. Come mi manca ridere con te davanti a una bottiglia di birra. Cercare il tuo sguardo mentre stiamo in mezzo ad altre persone o accorgermi del tuo sguardo su di me mentre stiamo in mezzo alla gente. Mi mancano foto di noi due. C'è un buco nero di un mese quasi nelle nostre foto. Come nella nostra vita all'aperto. Vedere un film al cinema. Andare a teatro come a gennaio. Progettare e realizzare un viaggio. Andare al mare e camminare semplicemente col sole e il vento in faccia. Sedersi a bere una qualsiasi cosa alcolica circondati dall'altra gente. Carpire i discorsi degli altri. Ridere delle manie delle persone. Mi manca il noi e il confronto con gli altri.
Vogliamo ricominciare a sorriderci guardandoci da fuori?
A rincorrerci?
A "farci la corte"?
A giocare?
Vuoi?

domenica 19 settembre 2010

Bolla 11

Sunday Rainy Sunday


IlPescetto:- ma quando ci succederà qualcosa di davvero bello, quando arriverà qualcosa di bello proprio bello? Io ne ho tanto bisogno.
OrsoMarso:- Presto Pesciola, presto.

Ieri era il 18. Fatidica data.
Si è rivelata fatidica davvero.
IlPescetto e l'OrsoMarso di buon mattino vanno all'ospedale per fare tutte le visite per l'interruzione di gravidanza.

IlPescetto viene risucchiato, fa la pipì nel barattolo, si ritrova circondato da un'altra decina di donne nella sua stessa situazione.
Fa la fila per il ticket e fa l'ecografia.

MA.
Tutto andava troppo liscio.
Durante l'ecografia succede che la scoperta ha luogo: il Pescetto non sta più covando.
Non c'è più da decidere se fare un'interruzione di gravidanza, dato che la natura, beffarda come poche, ha deciso di togliere definitivamente ogni dubbio e ogni possibilità di scelta.

Sentire il non suono di un cuore che non batte.
Sapere che stavo come stavo perché dentro di me non c'era più la possibilità che ci fosse vita.
Arrabbiarsi e dispiacersi.
Guardarsi negli occhi come due cani che hanno perso la strada di casa.
Sapere che domani devo tornare lì e che devo fare il raschiamento.

Non sono sollevata. Ma so anche che il destino, che credevo di stare schiaffeggiando, ha preso a schiaffi me.

Sono preoccupata per domani.
Sono dispiaciuta per non aver potuto, alla fine di tutto, scegliere per me.

Che foglioline che siamo. Inutile essere forti. Pensare di cambiare il proprio destino.
Foglioline svolazzanti ecco che c'è, non siamo altro.

E io oggi ho bisogno di dolcezza. Di vederla e toccarla in ciò che mi circonda.
E perciò grazie al Destino per la pioggia che sta scrosciando e per l'orchidea che ha rifiorito.
Per il LungoBascio che mi respira vicino e per gli occhi azzurri dell'OrsoMarso che mi sorridono.
Forse la strada di casa l'abbiamo ritrovata.
Dicendoci senza pudori cosa abbiamo provato ieri mattina. L'Orso Marso ha visto l'immagine dell'exinquilino della mia pancia, io ho avuto solo il sonoro.
Sorridendoci di spalle che:- Un giorno ci sposiamo? - Sì certo! - Ma io dico sposiamoci solo per un giorno, vediamo l'effetto che fa. - Invitati e sposi vestiti al MAS!

Insomma qui piove e restiamo attaccati al ramo...
Ma quando ci succederà qualcosa di davvero bello, quando arriverà qualcosa di bello proprio bello? Io ne ho tanto bisogno.
Presto Pesciola, presto.

Bollicina.
Il fiato lo trattengo fino a domani.

giovedì 16 settembre 2010

Bolla 10

Le cronache del lettone

in Considerazione del fatto che non dovrei andare neppure al lavoro (Caterina:- A letto, sdraiata, non in poltrona ma a letto!) forse me la sto cavando discretamente.
Sono stanca morta, la mia pancia si gonfia come un palloncino (ma per adesso solo la sera verso l'esterno...), ho una discreta voglia di non mangiare, di vomitare, striscio dietro al LungoBascio che passeggia a troppi km orari per me, mi addormento senza rendermi conto che mi fa male la pancia, lo scopro quando sono a pancia in giù...ma sto discretamente bene.
Il morale dondola sull'altalena degli ormoni e le persone che LO sanno mi inviano messaggini o messaggi per sapere come sto.
L'OrsoMarso non capisce ancora tutto e non mette a fuoco alcune cose, ma è vicino a me. Ed è già una buona cosa.
In ufficio vado accompagnata da lui e nel cassetto ho miele e dolcini per evitare gli scerzetti della pressione-anemia.

Oggi è una settimana da quando ho il certificato e ho fatto la visita e parlato con l'assistenteAsociale.

Le ore che non passo al lavoro o con LungoBascio le passo sul lettone...a spippolare l'internello e a leggere. E mi annoio. Ma penso anche e a volte sarebbe meglio non farlo se poi il morale vuole scendere sotto il lettone e stazionare sull scendiletto per le ore successive.

Non sono particolarmente triste, sono solo particolarmente moscia.

Ma che tette...e il mio corpo, questo traditore, ha deciso di credere che il mio ciclo questo mese arriverà e di gonfiarsi come se questo mese il ciclo arriverà. Oh povero corpo mio, imbevuto di olio di mandorle contro le smagliature, quando capirai che ti puoi rimettere in moto solo fra qualche tempo?
insomma, al danno la beffa.
Sabato analisi, alle 7 digiuna e pronta a: fare la pipì in un contenitore sterile, farmi ciucciare il sangue, l'esplorazione dell'ecografia ostetrica, conoscere chi si occuperà di me la mattina del 25.

Ma adesso:- Come m'immagino il mio futuro?

Oggi sono per il senza rimpianti.
Ieri notte ero dell'avviso opposto.
Domani che faccio?

BOOOOOLLA O0o°

Aggiuntina serale dal lettone: fino al 23 sett 2010 il mio oroscopo è il seguente

“Non pensare che sarai necessariamente consapevole della tua illuminazione”, disse il maestro zen Dogen. Io aggiungerei: “Non pensare che sarai necessariamente consapevole di essere diventato un modello di ruolo e di esercitare una grande influenza sugli altri”. Secondo me, nelle prossime settimane succederà una di queste due cose. Senza soffrire i tormenti dell’autocoscienza, potresti trovarti catapultato in uno stato superiore, più potente e più illuminato. Dubito che si tratterà di uno stress eccessivo. Anzi, succederà in modo naturale mentre continuerai a essere te stesso, esuberante e deciso a riorganizzare il mondo per farlo coincidere con la tua idea di paradiso.

Grazie Rob, grazie...

sabato 4 settembre 2010

Bolla 8

Il Pescetto ha avuto la fortuna di crescere insieme agli animali.
I cani in particolare.
in ogni momento della mia vita ci sono stati. Solo per un breve lasso di tempo, dai 3 agli 8 anni non ne abbiamo avuti. Prima sono stati Fuffi ed Ivan. Poi è arrivata Lilli e infine Lola, la compagna di una vita. Adesso con me c'è il LungoBascio.
E come maturano i sentimenti nella vita matura anche l'amore per loro.
In questi giorni in cui non sono completamente padrona delle mie emozioni lui mi sta più vicino che mai. Chissà se avverte l'odore della vita o se mi respira come respirava l'odore di sua madre da cucciolo.
Comunque più di chiunque altro lui mi sta vicino.
Più dell'OrsoMarso che ha a disposizione solo i nostri miseri sensi di uomini, lui mi segue, più che mai prima con i suoi sguardi umidi, i suoi passi leali e non mi permette di abbandonarmi a troppe tristezze.
Sa per istinto di cosa ho bisogno e me lo da. Il contatto, uno sguardo, la sola vicinanza di questa dolcissima meraviglia mi fanno sembrare meno difficili questi momenti in cui non so e non riesco a spiegare neppure a me stessa cosa provo davvero. Sa che mi mento e sa che mi dovrà stare ancora più vicino quando mi accorgerò delle bugie che mi sono raccontata. Che ci siamo raccontati.
E come fa lui non mi giudicherà. Ma mi amerà ancora di più per questa infinita debolezza che non riesco a mostrare.
E' famiglia lui. Amore incondizionato e vicinanza in ogni scelta.

Ci sono i versi di una poesia di Neruda che non leggevo da milioni di anni e dicono :

(...) E così m'interroga il cane
e io non rispondo.
Andiamo uomo e cane uniti
dal mattino verde,
dall'incitante solitudine vuota
nella quale solo noi esistiamo,
questa unità fra cane con rugiada
e il poeta del bosco,
perchè non esiste l'uccello nascosto,
ne' il fiore segreto, ma solo trilli e profumi
per i due compagni:
un mondo inumidito dalle distillazioni della notte,
una galleria verde e poi un gran prato,
una raffica di vento aranciato,
il sussurro delle radici,
la vita che procede e l'antica amicizia,
la felicità d'essere cane e d'essere uomo
trasformata in un solo animale
che cammina muovendo
sei zampe e una coda con rugiada.

E a me sembra che per poter davvero essere una persona degna d'amore dovrei riuscire ad essere leale, coraggiosa, disposta alla gratitudine almeno una minima parte di quanto lo è lui.
Bolla Oo0O°0o

giovedì 2 settembre 2010

Bolla 7

I nostri eroi sono infine ritornati fra le mura colorate della loro casina.
Dopo un'estate bella e strana e diversa da tutte quelle che avevano vissuto fino a quel momento.
L'Orsomarso è fulgido e splendente di pelo biondo e rossiccio e armato di buoni propositi.
I Perosauri hanno vagato per un pratino soffice e rosicchiato beati ignari dei pericolosi gatti selvatici che frequentavano il giardino.



Il Lungobascio (vedere video sopra) ha provato l'ebrezza del traghetto, del vento in faccia, quello che ti gonfia la bocca, ti fa fare le smorfie e ti scompiglia le orecchie che al confronto Titanic era una gita in barca in una pozzanghera. Ha conosciuto colleghi che lavorano da mattina a sera, si è guadagnato 2 nuovi soprannomi (BelluIssu e CasuMarzu, da utilizzare rispettivamente fino alle 18 e dalle 18 e 01 fino alle 04:00). Ha deciso che la cacca non si fa in giardino perché il giardino è casa e perciò, anche se siamo immersi nella campagna del cuore della Barbagia per farla necessita di un collare, di un guinzaglio e di sentire il rumore delle bustine. L'ambiente urbano fa questo ed altro ai nostri compagni di vita. Ha scoperto di aver paura dei cavalli, che i topolini di campagna non esistono e che il Pescetto e l'OrsoMarso prima opoi tornano a casa, anche se ci mettono 3 ore e sono in giro per microscopici paesini e selvaggi paesaggi notturni.
Il Pescetto è un pò mogio, preoccupato, profondamente combattuto e guarda l'OrsoMarso fare lavatrici per combattere l'ansia. E' tornato al lavoro nonostante il Doctor abbia imposto un periodo di assoluto riposo, non in poltrona, ma a letto.
Continua a guardarsi il profilo e ad accarezzare nuove morbidezze.
Fa i conti con un generale malessere e si dice che la prossima volta sarà diverso, sarà la cosa più bella che ci possa capitare. Che staremo per ore ad accarezzarci a vicenda felici di essere un uomo e una donna. Felici di sentirci pieni di noi e spaventati per non sapere come si fronteggiano certi momenti.
e poi si dice anche che la prossima volta sarà diverso anche perché adesso è tutto profondamente triste. E siamo infinitamente inadeguati e vorremmo essere felici di questi momenti ma NON POSSIAMO. E abbiamo anche paura ad esserlo per pochi secondi perché altrimenti cambieremmo idea e faremo una scelta diversa.
Ci siamo fatti il primo giuramento della nostra vita insieme e forse se mai decideremo di sposarci ci guarderemo negli occhi nello stesso modo, con la stessa fiducia di mettersi l'uno nelle mani dell'altro e di scegliere di farlo nei momenti belli e in quelli meno belli, di sceglierci ogni giorno.
Ci avventuriamo ora, al ritorno da questa bella estate, determinati ad essere più adulti. A non lasciare scorrere le nostre vite senza provare almeno a determinarne la direzione dello scorrere.

Oggi vorrei solo sentirmi meglio. Vorrei che fosse già l'8 Settembre.
Vorrei tornare ad essere padrona del mio corpo e non viceversa.

ma bisogna portare pazienza, questo lento scorrere del tempo non dipende da noi.

Quindi per tornare ad avere il sorriso negli occhi e non solo sulle labbra mi rituffo nelle sensazioni estive. Il Caldo, l'Odore degli Animali, il Rumore del Vento...

Bo00olla