venerdì 23 dicembre 2011

Merry Xmas and Happy New Year!


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Noi ci ritiriamo nel calore di casa Pescetto per qualche giorno, 
da passare insieme, fra noi tre.
Per voi tutte i nostri auguri, squittiti, abbaiati, sorrisi perché queste giornate siano serene, tranquille, riempite solo dallo stare con chi si ama.
Perché tutto il resto è superfluo.

Buon Natale
IlPescetto, l'OrsoMarso e il LungoBascio

mercoledì 21 dicembre 2011

Bolla 163... Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore






Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo...
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.

In ricchezza e in fortuna,
in pena e in povertà,
nella gioia e nel clamore,
nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,
nel sonno e nell'amore.

Ovunque proteggi la grazia del mio cuore. 


Che ci fa fare chilometri al buio per il gusto delle note. Per il gusto di fare un viaggio insieme per una vacanza di due ore fra balene, sirene e una ciurma gonfia di ruhm. Che ci fa tenere le mani strette, l'una sull'altra sulla leva del cambio mentre intorno scorrono il buio, i fari e lontano, sopra di noi si intuiscono le tue montagne coperte di neve. Col respiro del LungoBi acciambellato nel sedile posteriore, col freddo da scacciare e con le parole da trovare per dirsi, anche se non descrivono quanto,  che siamo felici. 
Bastano gli occhi.



lunedì 19 dicembre 2011

Bolla 162...quelle piccole cose

Post riflessivo ma non troppo.
sulla scia della poca chiarezza fatta nelle mie emozioni.
l'Orso mi aiuta, di là e smadonna dietro al tricotin.
mi fa ridere questa cosa.
ma è anche oggettiva la difficoltà che incontra a tirare fuori i fili ingarbugliati con le manone.
ma ci riesce sempre lui.
anche con quelle manone scioglie i nodi.
anche quelli più piccoli.

Insomma sono giorni in cui mi son chiesta perché certe confidenze siano state fatte proprio a me, confidenze gonfie della loro felicità.
che mi fanno capire che, chissà come, chissà quando, sarò felice di essere come sono diventata.
coraggiosa della capacità di esprimere le mie emozioni.
delle quali non ho paura. 
non ho l'obbligo o il dovere di dimostrami all'altezza anche quando non so se lo sono.
anche quando sono preoccupata o spaventata.
cercherò di non sentirmi in dovere di dimostrare di saper gestire tutto.

e sono felice di averle ricevute queste confidenze.
mi brilla il cuore all'idea.
e allo stesso tempo se poi bisogna far finta di niente perché il guscio delle emozioni altrui è troppo spesso il cuore mi brilla un pò meno.


ma c'è un quotidiano che mi ridà luce.
che troppe volte diventa una prigione ma è quanto di più prezioso mi sia capitato di vivere.
i nostri gesti, dal mattino alla sera.
i nostri sguardi. la complicità della nostra casa.
nei nostri odori e nelle nostre parole e sapori.
quelli nostri, del Pescetto e dell'Orso, che capta che qualcosa non va per il verso giusto.
e forse intuisce cosa sia.

e quindi (e qui scatta la musichetta) fa piccole cose, che, come dice Mamma F, i capolavori son piccoli sennò son caciaroni


il miele di erica sulle sebadas
-
un nuovo bellissimo taccuino in carta di pietra


e non è un caso l'illustrazione in copertina.
anche se le domande che ci poniamo adesso sono domande che lasciano la porta aperta.
domande che ci fanno emozionare e sorridere.
e arrossire dei dubbi che nascono.

e il nostro studio.
rivisitato per far crescere finalmente i rami del pothos lungo i fili di naylon che stenderemo fra le pareti.
vederli allungarsi e protendersi.
piano piano, come noi due, crescere.


e nella loro assoluta semplicità, nel traffico odioso di questi giorni di follia collettiva, questi suoi gesti mi fanno sentire in equilibrio.

domenica 18 dicembre 2011

Bolla 161... Fuga dal natale

Perché se penso a che entusiasmo avevo in corpo un mese fa all'idea del natale mi sento un'idiota.
ora se vedo una cosa rossa, uno scintillio mordo.
stiamo per abbattere l'albero.
magari l'anno prossimo andrà meglio.
ma du balle sto natale.
e soprattutto du balle il rimbecillimento diffuso e la follia generale.
io per fuggire alla folla metto in moto le mani.
ho coinvolto l'Orso che in questo momento odo dall'altra stanza bestemmiare dietro al tricotin.
bellissimo.
con le manone giganti a girare una manovellina lillipuzziana.
lo adoro.


 





venerdì 16 dicembre 2011

Bolla 160... This Moment

{this moment} - 
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.
Words and Inspiration By Amanda

mercoledì 14 dicembre 2011

Bolla 159...il vaso di Pandora


anche oggi è passato.
fluf, scivolato via lasciando tracce argentate come bava di lumaca.
tracciato con la stessa lentezza.





cerco di fare chiarezza mentre scrivo ed è ciò che ho provato a fare per tutto il pomeriggio, uncinetto in mano.
cerco piante grasse su internet da fare ad uncinetto, sento mia madre.
mando i pensieri avanti ad esplorare nel silenzio di una casa vuota.


unica colonna sonora sono state le unghie del cane sul parquet e il rosicchiare della cavia.
e il tac dell'ago di plastica del tricotin.
non avevo voglia di musica.
solo di starmene in tranquillità a cercare nuove strade di sopravvivenza emotiva.

perché si fa fatica ad affrontare la crisi in due.
forse più di quanta se ne farebbe da soli.

si prova a starsi vicini. ma le frustrazioni son tante.


forse sono troppe per lasciarci uscire indenni anche stavolta da un litigio esploso all'improvviso. il secondo in poco tempo.
un litigio di quelli brutti.
una guerra lampo.
e a me sembra, adesso, di non saperle più combattere le guerre lampo.
a che pro?
per vincere cosa?
non ci sono vincitori e vinti qui da noi.
e io con l'uncinetto in mano vado avanti per chilometri di filo.
lo stendo fra noi due per non sentirmi più implorare rispetto. chiederlo. pretenderlo.

si fa fatica in due a superare la crisi.


Fossimo in tre avremmo più forza?

domenica 11 dicembre 2011

Bolla 158 ... La lontananza sai è come il vento

Giorni pieni, frenetici.
Lunghissimi, nonostante fra poco sia quello di Santa Lucia, quello più corto che ci sia.
Sono giorni in cui abbiamo preparato il nostro primo albero di Natale assieme.
Noi tre.
(Con palline a prova di coda di LungoBardo. Praticamente saldate all'albero.)

Giorni di decorazioni per rendere ancora più speciale il gusto del primo Natale da passare insieme in questa casa.

Giorni di regali speciali da parte di persone speciali. Che se fossi stata meno antipatica me le sarei godute di più queste persone speciali. Ma ero stanca...tanto. Ma so anche che lei lo sa che sono a pezzi.
Epperò è stato comunque divertente provare il nuovo tricotino a manovella con la Cioba e fare ghirlande insieme. Ed è stato ancor più divertente fare un salto nel periodo adolescenziale dei nostri compagni. Vittime di un mio azzardato menù a base di broccolo romano e castagne. Giuro che non lo faccio più. Giurin giurello. I botti di capodanno in anticipo terrorizzano il LungoBascio, nonostante lui sia un vero professionista.

E sono giorni di nuovi tentivi creativi, con buffi risultati che però mi piacciono un sacco e che si sposano perfettamente con il mio stato d'animo.


Notare il sorrisone. I realtà la foto è stata fatta per mia madre. 
Infatti sono anche stati giorni di riavvicinamento. Dopo due anni di silenzio.
Ho preso un aereo. Per la mia isola più o meno felice. Ho abbracciato mia nonna dopo un anno.
E mi accoglie dicendo:- Ohtté, bada hi c'é! E' arrivata ilPescetto!
E a mia mamma le si rizzano i capelli perché non riconosce più nessuno da un pò.
Invece lei, che ha sempre tirato fuori conigli dal cilindro e dai tegami di coccio... mi ha riconosciuta nella nebbia della sua malattia. Abbiamo contrattato un pò sul suo regalo di Natale che non può essere un carro coi cavalli perché "non ci s'ha più la stalla" (uno a zero per lei) e non può essere un cappotto di panno morbido perché "un sò miha hosé" (uno a zero per Mr Parkinson). Ci siamo accordate che il suo regalo di Natale sarà una cesta di funghi. Mi vien da piangere a pensare che è stata lei ad insegnarmi a riconoscerli. Così come è stata lei a insegnarmi come si tiene un ago in mano. Come si fa la prima catenella all'uncinetto. E ora non ricorda chi è.
Ma mi sorride dietro l'acqua di quegli occhioni azzurri che da piccola ho provato su suo consiglio ad avere anch'io tentando di infilare la faccia in una bacinella di candeggina.
Eh sì...in famiglia siamo tutti un pò pazzerelli.
E mi richiude la bocca sdentata all'improvviso sul cucchiaio mentre le spaccio la minestrina di verdure per frullato di coniglio. Un la si frega miha nonna Alfonsina!

E poi sono stati giorni di tenerezze infinite e di piccoli regali a distanza. Per non sentire la nostalgia di casa. Nessuno dei 3.



Giorni passati a chiedersi se sia giusto essere trasparenti o se invece sia il caso di filtrare. Sul lavoro. Con gli amici. Per difendersi. E dirsi che è meglio restare così. E' meglio essere limpidi. Puliti. 
Riflettere il bello delle cose.


Lasciando la porta spalancata alle emozioni. Belle o brutte che siano. Per tener fede alla mia promessa di un anno fa. E scoprire che nella gioia infinita di una confessione e di una notizia regalata in anteprima c'è, nel mio cuore, una punta di dolore. Per ciò che ho perso un anno fa.
Che si stempera quando i miei mi chiedono quando avremo un bambino, l'Orso ed io.
E tutto torna ad essere possibile. 
E scegliere e terminare i primi regali di Natale e girare nel buio con il mio Puzzone a 4 zampe. E ridere dei blocchi del traffico proprio il giorno in cui i de pulcis devono ripartire, alzandosi presto per portare la macchina oltre la zona verde (da legger come "La luna nera!") e mangiare i cornetti con la crema a colazione e poi fare il giro al mercato a cercare rape bianche, mettere il poncho di lana verde fatto anni fa da mia mamma.


Giorni così, altre tessere da aggiungere al mosaico di quest'ultimo anno. Così forte, pieno di emozioni. Così come vorrei poter rendere gli anni a venire. Perché sono io che ho fatto in modo che fosse così. Lungo, denso. Ricco.




venerdì 9 dicembre 2011

Bolla 157... This Moment


{this moment} - 
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.
Words and Inspiration By Amanda

mercoledì 7 dicembre 2011

Bolla 156...I'm back

essilosò, avrei dovuto almeno mandare in giro un comunicato stampa di quelli seri:, del tipo:
"Gentili lettori, sconosciuti che passate di qua e amici vari,
mi scuso per la temporanea sospensione delle mie attività celebrali aperte al pubblico, arrivata in data giovedì 1 dicembre 2011, stupendo me per prima. (che non è un auto complimento ma il gerundio del verbo stupire).
In realtà la sospensione è stata diagnosticata in data precedente ma probabilmente non me ne sono accorta....
Il blog è rimasto privato per una settimana.
Io sono ancora privata, ma di tempo e di ...fiducia...
Parrebbe che in un enorme palazzone pieno pieno di uffici sia girata indisturbata la talpa del sistema informatico.
Un inguaribile guardone di traffico internet altrui, che a titolo personale si è messo a sbirciare nei siti che gli utenti del palazzone frequentano.
L'hanno beccato.
Io sono più tranquilla e spero che in futuro ciò non accada più.
Stare qui mi è mancato un sacco.
E ancor di più.
anyway, Pescetto is back e forse approfitterò del ponte per rimettermi al lavoro.

O forse dormirò...


mercoledì 30 novembre 2011

Bolla 155...puzzle

raccolgo i pezzetti e li sistemo davanti a me.
ci vorrà tempo per vedere il disegno completato.

nel frattempo non posso fare altro che raccogliere tutte le conchiglie che il mare mi sta posando davanti in questi mesi.

una dietro l'altra.
piano piano.

Alcune sono conchiglie piccole così.
altre dentro hanno l'oceano.

raccolgo e metto in tasca.
so che compongono un disegno.

Aspetto pazientemente la prossima onda.

con la sua conchiglia.

venerdì 25 novembre 2011

Bolla 153... This moment

{this moment} - 
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.
Words and Inspiration By Amanda

Bolla 152... VISKIO!

from web


inteso nel senso che in questo preciso momento, nonostante abbia oramai 33 anni, una serie di invidiabili maschioni che girano per casa, un abbonamento annuale in piscina e meravigliose amicizie reali e virtuali siamo nella merda. Io, i miei 33 anni, i maschioni in giro per casa e le amicizie virtuali accusiamo pesantemente la crisi.
La piscina pare stare meglio di tutti noi anche se il mese scorso un signore ha avuto un infarto ed è morto. Direi anche minchiazza.
Lo spunto per questo post arriva dal corriere della soir:

echimmingh grazie viskio (manca un mese esatto a natale...) mi ci voleva proprio di leggerlo nero su bianco.
che nonostante lavori come un somaro.
faccia la casalingua nel dopolavoro.
cerchi di rimpinguare il mio salario con lo spaccio di oggettini deliziosi fattiamano.
venda un rene ogni tanto.
stia pensando di mandare il cane a passeggiare sulla salaria per arrotondare il budget familiare.
sono la compagna di un orgoglione libero professionista.
abbia una soglia di sopportazione della fame molto alta.
riesca con un ingrediente a fare la cena per me e i 3 maschioni.

che nonostante tutto questo mi faccio il bucio ogni santo giorno per un cazzo.
ahhhhhh ora sì che sto meglio.

PS': le tariffe per un bassethound con pedigree e storia familiare burrascosa sono quelle di mercato. siamo intorno ai 120 a botta. Se volete farvi o far dare alla vostra cagnolina una botta.

Abbiamo a disposizione anche un porcellino d'india, quello lo vendiamo a peso, o anche appeso. Per giochini erotici chiaramente. Ha il baffo asburgico che tira sempre nei secoli dei secoli. Ha anche il pelo spettinato molto giovanile.

L'altro maschione lo tengo da parte per tempi ancora peggiori.

PS": davvero negli ultimi decenni c'è stata una crescita del reddito?in quale paese?

mercoledì 23 novembre 2011

lunedì 21 novembre 2011

Quando hai bisogno di una mano...



sai sempre su chi contare!

domenica 20 novembre 2011

Bolla 150... liberi

Basta poco.
Fuggire da una città che non riesci a godere, neppure chiusa al traffico. Perché è troppo tante cose, troppo rumorosa, troppo sporca, troppo piena...troppo.
E diventa un pò la parabola di come sono stati gli ultimi giorni e questo loro essere così troppo piano piano ci allontana da noi stessi.
O per lo meno, a me succede questo.
Prima bastava prendere il motorino e andare a fare una passeggiata in spiaggia per tornare a contatto con me stessa.
Mi bastava il vento e l'odore del mare.
Da quando vivo qui è più difficile.
Ma non è impossibile.
Ci serve un guinzaglio lungo, gli scarponi, acqua e panini. E un pezzo di cioccolato.
e poi via.
Passo dopo passo, cadenzando il respiro e trovando il ritmo accade la magia.

Quando pian piano cominci a godere profondamente della solitudine e del tuo essere una parte di qualcosa di grande, di un perfetto equilibrio...


e passo dopo passo lasci entrare dentro te l'odore pulito e freddo dell'aria e con quell'odore i sensi riprendono vigore e col tuo respiro si fonde il rumore dei rami che strusciano fra loro ...


gli occhi hanno voglia di unirsi a questa musica e trovano microscopici mondi nei dettagli


e tesori che suonano come cristalli.


Sono questi i momenti in cui ritorno davvero in pace con me stessa e il troppo del quotidiano viene ridimensionato, tornando ad essere solo un momento della mia vita


che resta, nonostante tutto, ogni giorno, avvolta dalla bellezza dei gesti gentili di chi ho vicino, dalla dolcezza degli sguardi che incrocio, dalla magia degli incontri inaspettati


dei punti di vista diversi che solo all'apparenza sembrano limitare l'orizzonte.


E camminando e riflettendo, respirandomi dentro mi riscopro sempre una persona fortunata e felice del mio stupore per le stagioni che mi passano addosso lasciandomi diversa, cambiandomi dopo avermi fatta fermare, per forza, nel freddo.



Ma la strada da sola sarebbe stata meno interessante, come i viaggi, che da soli sono stupendi, ma in due fanno crescere consapevolezze diverse.


E camminando camminando ho riportato la magia nella vita di ogni giorno e la vorrei tenere stretta, riuscendo a goderne ogni momento, filtrando gli avvenimenti senza lasciarmi sopraffare dal troppo.
Portando in ogni giorno un pò di quest'aria fredda, che mi regala obiettività senza spengere i colori, che rende ciò che conta veramente nitido, spettacolare nella sua semplicità.


sabato 19 novembre 2011

Bolla 149 ... Recupero

Ma buongiorno!!!!
Questa settimana è stata sotto molti aspetti allucinante.
Cominciata col Poltergeist, è continuata con un'inarrestabile catena di sfighe inenarrabili di piccoli contrattempi , non ultima aver bucato ieri sera in motorino col freddo becco di una serata di novembre.
Non oso immaginare come si svolgerà il fine settimana.
Ma devo resistere all'ondata malefica che ci attanaglia in questi giorni.
In realtà l'abbiamo buttata sul ridere. per non piangere.
e alla fine abbiamo riso come tre scemi, per tacer del perosauro.
Infatti anche il LungoBardo rideva.
come una iena.
Perché in effetti ringhiava un pò, con i denti davanti scoperti, che aveva un forte mal de panza post ingestione di cetriolo/robetta per cavie.
Ci siamo infatti svegliati con il LungoBardo ventriloquo che ci parlava con la pancia perché aveva rubato tutto il mangime di Otto, il porcellino d'india alias Perosauro.
Ma vogliamo parlare anche del trasloco dell'ufficio allagato?
o del megavirus che ci ha fatto mandare mail a mezzo mondo?
oppure delle profumate lenzuola stesa al venticello freddo di novembre e ritirate con tanti pois di emme di pingeons?
Ma no, su è acqua passata.
Aspettiamo la sfiga odierna e continuiamo a ridere.
isterici...in coppa a sto ca...ctus
nota: dietro il cactus fatto al tricotin potete notare l'ennesimo regalo di questa settimana: le piogge monsoniche hanno lasciato il segno, sul muro, minchia.

Minchia.....

venerdì 18 novembre 2011

Bolla 148 ... This moment

{this moment} - 
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.
Words and Inspiration By Amanda

martedì 15 novembre 2011

Bolla 147...spiaggiata col Poltergeist

Questo post vi farà pensare che i poltergeist esistono. Infatti esistono. Vivono a casa mia...tutti.

Istruzioni per l'uso della vaporiera


Dicevamo... ah sì ecco, SPIAGGIATA...fuori stagione, in effetti, ma mi sono arenata...spiaggiata in un mare di noia e di lavoro. Trascuro le amichette e mi dispiace. Trascuro il LungoBardo e mi dispiace. Trascuro me stessa e mi dispiace.

Ma le giornate mi regalano sorprese ed emozioni, nonostante tutto.

IERI SERA:
Decido di fare i finocchi al vapore per cena.
Vado in balcone e azz...si è fulminata la lampadina, vabbé domani la cambiamo.
Recupero la vaporiera e l'attacco alla presa elettrica.
La vaporiera non si accende.
La stacco e provo un'altra presa, più per scrupolo che per altro.
La vaporiera magicamente funziona!Yeppa!
Mentre infilo bene la spina nella presa noto un lampo provenienza balcone con la coda dell'occhio.
(umph sarà un riflesso dalle finestra di qualcun altro - registra il mio neurone).
Pigio meglio la spina e spataflash....altro lampo.

Maccheccà...succede....

 Succede semplicemente che ...
...se attacco la vaporiera si accende la luce in balcone.

Pescetto's balcone con la vaporiera attaccata...


E fin qui posso capire...un contatto...dopotutto da noi se accendi la luce in corridoio vicino l'ingresso si accende il lampadario in bagno...

Mentre la vaporiera va e ho spento la luce in balcone decido di passare la 100gradi.
Prestata da amici questa macchina può essere usata lontano dal LungoBascio ergo approfitto dell'assenza per passeggiata serale e metto l'acqua, pigio il bottoncino, lucina che si accende evvaiiiii ora posso scrostare le pareti della doccia!

Gioia unt gaudio per me ed Hip hip Hurrà per la tecnologia. 

E, già che ci sono mi dico, non paga:- Quasi quasi do una botta al pavimento...
Comincio a fare su e giù con la spazzolona fumante e nel frattempo penso pure gioiosa che sto riumidificando la casa.

Gioiosa sta ceppa benemerita.

Mezzora dopo circa, infatti, l'OrsoMarso torna e chiede passando davanti la porta del bagno:- Pescetto oh che tu fai a pecora col cacciavite in mano???

Gioco alla marchesina de sade non vedi amore?
Invece stavo riavvitando il tappo della scatola sifonata che da noi sta al centro del cesso e che grazie al vapore non aveva più quello strato plurimo di ere geologiche di calcare che la reggevano e si è aperta.

Aperta dico. Un minuto prima passo sopra il tappo con l'aggegio al vapore e un secondo dopo c'è un buco al centro del bagno. Un buco nero. Che puzza.
Io di base son felice, son gioiosa e mi monto pure i rubinetti da sola.
Ma la guarnizione che si stacca e mi lascia così, sola e con il buco nero al centro dell'universo no. Per favore no...non con un cane in casa.
non quando ho appena pulito il cesso.
non mentre la vaporiera va a vapore e mentre rientra in casa, l'Orso, accendendo la luce all'ingresso mi spenge la luce in bagno!
non mentre ho le manine a mollo nella pozza nera e cerco la guarnizione!

Il Poltergeist tappato nel mio cesso

E questo accadeva ieri sera.

QUESTA MATTINA entrando in ufficio...
Responsabile 1:- Ma che ha fatto Pescetto, dove ha battuto la testa?
La testa? io?
Porto la mano alla fronte e..sì, io ho un bernoccolo/brufolo sottopelle che sporge di 1,50cm dalla mia fronte.
Sono l'unicorno.
Sì, io sono il mitico iridato miominiunicorno.

QUESTA SERA

mentre pensavo alla cena mi dicevo:- Se le lenticchie le metto nella pentola a pressione nell'acqua calda fanno prima...Tu tu tu tatataaaa canticchio felice e gioiosa.
Come una scema che aspetta che l'acqua si scaldi e aspetta che l'acqua si scaldi e aspetta che l'acqua si scaldi e aspetta...
aspetta un attimo...
Con l'emozione della scoperta della presa della vaporiera (14 novembre, non 14 luglio 1789) i miei sensi obnubilati dallo stupore mi hanno impedito di pensare che sulla stessa colonna della luce del balcone c'è anche la presa dello scaldabagno.

Che chiaramente funzionerà solo in contemporanea all'uso della vaporiera.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHH


io andrò a lavarmi in piscina.
dopo l'acquagym.
e dopo colazione.
l'Orso che farà?

...ed è solo martedì....

PS: aggiornamento. Alle ore 19:33 ho avuto un'illuminazione. Che non proviene dalla luce del balcone, no. Dalla mia testolina. Ho attaccato il caricatore delle pile riutilizzabili alla maledetta presa, così ricarico le pile e non spreco energia. Lo scaldabagno e la luce del balcone sono tornati in funzione.


domenica 13 novembre 2011

Dopo 18 anni...

sic transit gloria immundi.
M. Travaglio

mercoledì 9 novembre 2011

Bolla 146... Aspettando insieme Natale 2 - Prima creazione

Dicevo che partecipo anche io ad "Aspettando insieme il Natale 2" 


  
Le parole guida - ROTONDO - CUORE - FILO - AUGURI - GRIGIO - erano difficili...almeno per me...
Grigio e cuore..non li avevo mai legati al Natale prima!


Ho cominciato domenica scorsa, armata delle migliori intenzioni...ma mi sono ritrovata a dover davvero ritagliare 5, 10 minuti al giorno solo per lei:
"La ghirlanda del Pescetto"!


L'occorrente è casalinguo all'ennesima potenza:
- cartone degli scatoloni
- lana grigia e bianca
- uncinetti 4 e 8
- nastro rosso
- decorazioni a scelta
- pennarello rosso Natale (sangue)

 Passo 1: Ritagliare due (ro)tondi di cartone delle dimensioni che preferite (io ho fatto 30 cm circa di diametro) 
 

Passo 2: ricoprite con la lana grigia grossa aiutandovi con l'uncinetto 8 avendo cura di lasciare ad un'estremità un luuuugo filo che servirà ad appendere la ghirlanda




Passo 3: con l'uncinetto 4 e la lana bianca fate dei piccoli cuori (ci sono mille tutorial in giro, il più veloce per me, principiante, è questo


Passo 4: unite alla ghirlanda i cuoricini all'uncinetto, fiocchetti e campanellini (pigne, pasta colorata, palline di das, altre decorazioni ad uncinetto...)


 Passo 5: con il pennarello rosso natalizio preparate un bigliettino pieno di AUGURI!


Eccola, finita, 5 passi e le prime 5 parole sono andate!...i ritagli di tempo per preparare questo primo appuntamento mi hanno regalato oasi di relax in una settimana pesantissima, mi sono liberata di tutti i pensieri per lasciare libera la fantasia, le mani, la voglia di creare.

Ora muoio dalla voglia di conoscere le nuove parole!


domenica 6 novembre 2011

Bolla 145...Anticipazioni natalizie e funghetti selvaggi

eh sì, è vero sembra che manchi un infinito al Natale ... ma ... beh io quest'anno mi sento una bambina.
Sto già preparando il calendario dell'avvento, col das mi sono messa a fare i pendenti per l'albero...mi sono iscritta ad un'iniziativa deliziosa che mi farà arrivare a natale senza traumi.
Sì perché in genere sento lo spirito natalizio, ma quando il giorno arriva ci resto sempre malissimo perché mi sento impreparata.
non so come mai ma succede sempre così.
Anyway ho deciso di partecipare ad "Aspettando Natale 2" iniziativa di Linda.
Le prime parole lì per lì mi hanno lasciata di stucco...

ROTONDO - CUORE - FILO - AUGURI - GRIGIO

e siccome sono una vera rompina ho pensato:- Ma come GRIGIO?! Ma come CUORE?!...FILO?!
Ma io in casa cosa posso usare che contenga tutte  queste parole?!
Insomma ero perplessa, poi ...
ILLUMINAZIONE!

Complice il maltempo, la voglia di cose coccolose, un divano gigante arredato di Orsi e LungoBasci, le piccole sfide settimanali di Ghilardi e Bartezzaghi, mi son messa subito all'opera.


e poi...colpo di scena, ho pensato che aspettando che si asciugassero le renne di das potevo fare una prova, un piccolo tentativo...
ed ecco il risultato!
Sbrodolo d'orgoglio: il mio primo amigurumi!!!

Un funghetto che finirà in barattolo!