Ci sono molti modi di dire le cose, o di non dirle. Io la penso diversamente da qualcun altro e finora ho espresso la mia opinione qui, in serenità, qui, a casa mia.Perché non devo convincere nessuno che ha torto. Per come sto mi fa bene parlare di ciò che sento, vedo, leggo.
Non ho mai detto a nessuno che sbagliasse visione. Ho sempre detto che la pensavo diversamente. E' questo un problema? Per me non lo è ma a quanto pare per qualcuno sì. Qualcuno che considera indegne le opinioni altrui, l'altrui sentire, se non lo riesce a condividere.
Come la penso, se sono confusa, se sto bene o se sto male, io sono su queste pagine. Senza filtri derivanti da ruoli o altro. Qui io sono me stessa con tutto quello che si può pensare di me e sono uguale, anche quando le parole che scrivo si possono ascoltare dalla mia voce.
Ma qualcuno, qualcuno si crede uno e trino anche se è sola carne, e se una era la moderatrice di un gruppo di auto mutuo aiuto basato sull'ascolto non giudicante, qui in basso ci sono le altre due. Quella che sa cosa significa un aborto solo dalla voce altrui, quella che sa cosa è bene per gli altri, quella che SA.
Ti rileggo e ti ritrovo, come nel gruppo, ascoltatrice attiva e non giudicante, e mi dico e mi ripeto che ho sofferto e sto soffrendo per nulla dato che per te a quanto pare la meraviglia di una gravidanza non la posso capire se non me la spieghi tu.
Alla Natura non appartengono giudizi di valore. Per questo spreca tante vite senza rimpianto. Nel suo ciclo crudele e innocente di vita e di morte, alla natura i singoli individui interessano solo in quanto riproduttivi. Le loro biografie, le loro storie, i loro progetti, i loro sogni, il senso che essi cercano nel breve tragitto della loro esistenza, alla natura non interessano proprio Nulla.
Sembra che abbia puntato tutto sull'individualita', eppure niente le importa degli individui.
Questa, tra natura e individuo, e' la grande contraddizione che nel corpo della donna, dove le esigenze della natura e quelle della propria soggettivita' confliggono, diventa la grande lacerazione che non consente sempre alla donna di coincidere con l'istanza materna e all'istanza materna di essere sempre compatibile con la realizzazione della propria individualita'.
(...)Tutte queste ragioni vengono dopo, molto dopo. Prima di queste, inconfessatamente, segretamente, incosciamente, c'e' il rifiuto della donna di consegnarsi ineluttabilmente e incondizionatamente alle richieste della natura, che guarda gli individui esclusivamente come fattori riproduttivi per la sua autoconservazione. Nella donna, infatti, tra la sua soggettivita' e il suo essere madre puo' non esserci coincidenza, e l'aborto e' il gesto drammatico che sancisce questa lacerante distanza.
I rappresentanti dei vari "movimenti per la vita", oggi impegnati nei consultori a dispensare i loro consigli, non conoscono questa lacerazione. Con la parola "vita" essi pensano alla vita della "natura" non a quella dell'"individuo", dimenticando che e' stato proprio il cristianesimo a far nascere e a far crescere il concetto di "individuo". E lo ha fatto emancipando la persona dall'ordine naturale, per instaurarla come compiuta soggettivita', a cui compete capacita' di discernimento e libero arbitrio. Non e' chi non vede, infatti, che la vita e gli interessi dell'individuo non coincidono sempre e in ogni caso con la vita e l'interesse della specie. Non e' una faccenda di egoismo, quindi una faccenda morale. E' il segno di una contraddizione insanabile tra la vita della natura e la vita dell'uomo che, a differenza dell'animale, non coincide perfettamente con l'ordine naturale.*"L'Espresso", n. 2, 2008, col titolo "Aborto, diritto delle donne" - Galimberti.
Quindi se io la penso così non mi è dato soffrire.E non mi è neppure dato soffrire per essermi sentita a metà fra persona e animale dato che la Natura ha voluto che il processo chimico non continuasse.
Per la capra al commento n° 8 la chimica è una scienza centrale attorno cui ruotano altre scienze naturali, like beasties, veramente...
Per l'educatrice al commento n° 6 que pasa, il convincimento delle coscienze è insufficiente come metodo?
Qui di sotto le reazioni alla bolla 36 direttamente dal LibroFaccia.
La Moderatrice non giudicante: oggi mi hanno detto che sbaglio completamente visione perchè l'aborto non è altro che interrompere un "dannatissimo processo chimico".
ho pensato di telefonare alla mamma che ho seguito nei giorni scorsi che purtroppo ha avuto un aborto spontaneo e dirle che è stata solo l'interruzione di un processo chimico, non vuol dire niente il fatto che non ci sia più il battito (che prima c'era) a 7 settimane. vediamo se riesco a farmi mandare al diavolo. ah, ma quello sarà il processo chimico dell'adrenalina..
E' un po' che ti leggo e forse ora sono un po' invadente, ma posso dirti una cosa? Cerca la forza in te stessa e nel tuo compagno: tutti gli altri (me compresa) il più delle volte non sanno, non capiscono e fanno tanto male a parlare perchè la loro lingua è scollegata con il cervello e con le dita. Un abbraccio
RispondiElimina