venerdì 28 gennaio 2011

Bolla 42 ... "L'uomo va trattato sempre come un fine e mai come un mezzo" E.Kant

Ci sono molti modi di dire le cose, o di non dirle. Io la penso diversamente da qualcun altro e finora ho espresso la mia opinione qui, in serenità, qui, a casa mia.Perché non devo convincere nessuno che ha torto. Per come sto mi fa bene parlare di ciò che sento, vedo, leggo.
Non ho mai detto a nessuno che sbagliasse visione. Ho sempre detto che la pensavo diversamente. E' questo un problema? Per me non lo è ma a quanto pare per qualcuno sì. Qualcuno che considera indegne le opinioni altrui, l'altrui sentire, se non lo riesce a condividere.
Come la penso, se sono confusa, se sto bene o se sto male, io sono su queste pagine. Senza filtri derivanti da ruoli o altro. Qui io sono me stessa con tutto quello che si può pensare di me e sono uguale, anche quando le parole che scrivo si possono ascoltare dalla mia voce.
Ma qualcuno, qualcuno si crede uno e trino anche se è sola carne, e se una era la moderatrice di un gruppo di auto mutuo aiuto basato sull'ascolto non giudicante, qui in basso ci sono le altre due. Quella che sa cosa significa un aborto solo dalla voce altrui, quella che sa cosa è bene per gli altri, quella che SA.
Ti rileggo e ti ritrovo, come nel gruppo, ascoltatrice attiva e non giudicante, e mi dico e mi ripeto che ho sofferto e sto soffrendo per nulla dato che per te a quanto pare la meraviglia di una gravidanza non la posso capire se non me la spieghi tu. 

Alla Natura non appartengono giudizi di valore. Per questo spreca tante vite senza rimpianto. Nel suo ciclo crudele e innocente di vita e di morte, alla natura i singoli individui interessano solo in quanto riproduttivi. Le loro biografie, le loro storie, i loro progetti, i loro sogni, il senso che essi cercano nel breve tragitto della loro esistenza, alla natura non interessano proprio Nulla.
Sembra che abbia puntato tutto sull'individualita', eppure niente le importa degli individui.
Questa, tra natura e individuo, e' la grande contraddizione che nel corpo della donna, dove le esigenze della natura e quelle della propria soggettivita' confliggono, diventa la grande lacerazione che non consente sempre alla donna di coincidere con l'istanza materna e all'istanza materna di essere sempre compatibile con la realizzazione della propria individualita'.

(...)Tutte queste ragioni vengono dopo, molto dopo. Prima di queste, inconfessatamente, segretamente, incosciamente, c'e' il rifiuto della donna di consegnarsi ineluttabilmente e incondizionatamente alle richieste della natura, che guarda gli individui esclusivamente come fattori riproduttivi per la sua autoconservazione. Nella donna, infatti, tra la sua soggettivita' e il suo essere madre puo' non esserci coincidenza, e l'aborto e' il gesto drammatico che sancisce questa lacerante distanza. 

I rappresentanti dei vari "movimenti per la vita", oggi impegnati nei consultori a dispensare i loro consigli, non conoscono questa lacerazione. Con la parola "vita" essi pensano alla vita della "natura" non a quella dell'"individuo", dimenticando che e' stato proprio il cristianesimo a far nascere e a far crescere il concetto di "individuo". E lo ha fatto emancipando la persona dall'ordine naturale, per instaurarla come compiuta soggettivita', a cui compete capacita' di discernimento e libero arbitrio. Non e' chi non vede, infatti, che la vita e gli interessi dell'individuo non coincidono sempre e in ogni caso con la vita e l'interesse della specie. Non e' una faccenda di egoismo, quindi una faccenda morale. E' il segno di una contraddizione insanabile tra la vita della natura e la vita dell'uomo che, a differenza dell'animale, non coincide perfettamente con l'ordine naturale.*"L'Espresso", n. 2, 2008, col titolo "Aborto, diritto delle donne" - Galimberti.



Quindi se io la penso così non mi è dato soffrire.E non mi è neppure dato soffrire per essermi sentita a metà fra persona e animale dato che la Natura ha voluto che il processo chimico non continuasse.



Per la capra al commento n° 8 la chimica è una scienza centrale attorno cui ruotano altre scienze naturali, like beasties, veramente...
Per l'educatrice al commento n° 6 que pasa,  il convincimento delle coscienze è insufficiente come metodo?


Qui di sotto le reazioni alla bolla 36 direttamente dal LibroFaccia.



La Moderatrice non giudicante: oggi mi hanno detto che sbaglio completamente visione perchè l'aborto non è altro che interrompere un "dannatissimo processo chimico".
ho pensato di telefonare alla mamma che ho seguito nei giorni scorsi che purtroppo ha avuto un aborto spontaneo e dirle che è stata solo l'interruzione di un processo chimico, non vuol dire niente il fatto che non ci sia più il battito (che prima c'era) a 7 settimane. vediamo se riesco a farmi mandare al diavolo. ah, ma quello sarà il processo chimico dell'adrenalina..

  • A 6 persone piace questo elemento.
    • 1-
       eh beh.... in effetti che vuoi che sia quel grumo di cellule..... :-(
      12 gennaio alle ore 15.32 · 
    • 2-Mod.
      no! scherzi!? grumo di cellule è già.. organico! questo è un processo chimico eh.. quindi siamo ancora, penso, alla fase energie che si incontrano..
      12 gennaio alle ore 15.40 · 
    • 3-
      si e poi chi lo dice quando veramente inizia la vita? certo certo cellule... solo cellule e processi chimici....
      12 gennaio alle ore 15.48 · 
    • 4-Mod.
      beh! dall'oggi al domani si trasforma!tu pensi di partorire un bambino ma va'! è un POKEMON!!
      12 gennaio alle ore 15.57 · 
    • 5-

      Beh, chiedi a queste disposte se siano disposte ad assumere un po' di cianuro di potassio: ha "solo" l'effetto di bloccare il "dannatissimo processo chimico" per cui le cellule convertono ossigeno in anidride carbonica (detto anche "respirazione cellulare"), e vedi che ti rispondono!

      "Ho notato che tutti quelli che sono favorevoli all'aborto sono già nati" (Ronald Reagan)

      12 gennaio alle ore 16.49 ·  
    • 6-
      è perchè non si può, perchè siamo caritatevoli..... ma di fronte al 'processo chimico' bisognerebbe rispondere con un 'processo fisico-dinamico-meccanico'...uno schiaffo o un calcio nel sedere...
      12 gennaio alle ore 20.30 · 
    • 7-
      Noooo per carità!! Ogni donna ha il "diritto" di decidere! Non siamo mica delle incubatrici!!!! Eh... carissime... verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere....
      12 gennaio alle ore 21.39 · 
    • 8-
      NON MI PIACE :-(((processo chimico???ma chi l'ha detto è una persona istruita???...a scuola la vita di qualsisi essere e pianta veniva studiata in biologia semmai.....svuotiamo pure ogni credo, ogni etica e ogni sentimentalismo....ma che brutta affermazione qst del processo chimico!!!
      12 gennaio alle ore 22.14 · 
    • 9-Mod.
      dannatissimo poi. poretto.
      13 gennaio alle ore 0.26 · 
    • 10-
      ma chi ha detto quella frase così intelligente era un uomo?
      13 gennaio alle ore 0.48 · 
    • 11-Mod.
       NO. era una donna. era.
      13 gennaio alle ore 0.58 ·  
    • 12-

      Non so se fosse questo il caso, ma ho scoperto che in inglese c'è un'espressione molto sintetica ed espressiva: "to be in denial"
      ovvero essere in uno stato di negazione della realtà.
      E' un'espressione usata da molte donne post-abortive, quando 
      parlano del proprio passato in cui si autoconvincevano che non era stato niente (o che era solo l'interruzione di un "dannatissimo processo chimico"), e intanto erano sempre più scontrose, passavano da un amante all'altro, bevevano, si drogavano... ma non volevano prendere consapevolezza della causa di tanta sofferenza...
      13 gennaio alle ore 1.03 · 
    • 13-Mod.

      beh caro giovanni tu sai che io i casi puramente ideologici (che per lo più sono sostenuti da uomini non da donne) proprio non li tratto, nel senso che non mi capitano tra le mani e manco li vado a cercare. Questo in particolare è il caso ..tra quelli che tu dici, più o meno. Cioè la non accoglienza di una gravidanza, la preparazione per l'aborto conclusa però da una perdita spontanea..e il processo di colpa/giustificazione relativa alla perdita subita/non accoglienza. non ci sono dipendenze su cui sfogare il being in denial solo.. mmm non so aiutami a trovare la parola .. argomentazioni incongruenti: se era solo un processo chimico di cosa ti duoli? non c'era niente di "serio" cui è mancata accoglienza, no? :) baci!

      13 gennaio alle ore 9.24 · 
    • 14-
      però ti duoli del processo chimico post assunzione di antibiotici con coliche gassose! E se dolgono pure gli altri delle tue flautolenze...c'è discriminazione anche tra i processi chimici!
      20 gennaio alle ore 8.28 · 
    • 15-
      Un impegno preciso: più puzzette per tutti!


1 commento:

  1. E' un po' che ti leggo e forse ora sono un po' invadente, ma posso dirti una cosa? Cerca la forza in te stessa e nel tuo compagno: tutti gli altri (me compresa) il più delle volte non sanno, non capiscono e fanno tanto male a parlare perchè la loro lingua è scollegata con il cervello e con le dita. Un abbraccio

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