...in realtà non so cosa sto aspettando, magari che arrivi un momento di tranquillità.
Di quei momenti che apri la macchina da cucire e ti metti lì, davanti la finestra, i piedi sul pedale e vai.
Disegnando strade infinite sulla stoffa, lunghe chilometri di filo colorato.
Giorni in cui faccio fatica a tener fede alle promesse di mantenera la calma e non farmi risucchiare dal quotidiano, frenetico, velocissimo.
Incastri di impegni, trottole di pensieri e richieste.
E mi devo concentrare per non perdermi i momenti in cui le cose cambiano, sbocciano all'improvviso e quasi non te ne accorgi perché sei troppo impegnata a fare altro...chissà quanto più importante.
perdo la pazienza con tutti, con me stessa più che con gli altri.
mi sta succedendo nuovamente di essere preda completa di reazioni troppo forti e ingiustificate.
ho bisogno di un pò di calma. di fermarmi e mandare avanti le cose con cura e con attenzione, senza la certezza che vadano avanti da sole...perché devono semplicemente farlo.
Quanto ti capisco....anch'io mi sento un pò così...preda di me stessa...sarà l'Inverno che non finisce mai o forse ....non lo sò... in ogni caso...ti abbraccio!
RispondiEliminagià, la calma. Quella cosa che dovrebbe accompagnare un'attesa e che invece viene quasi sempre sostituita dall'ansia, dalla fretta (per non pensare), dalla frenesìa.
RispondiEliminaMi pare di conoscerla.
Eppure a tratti arriva, e mi sorprende sorridere per un sorriso, ridere per una battuta, o un'invenzione buffa. Colgo questi momenti come una grazia, che mi solleva lieve dal peso del quotidiano, e guardo avanti.
Ti abbraccio forte forte.