mercoledì 1 giugno 2011

Bolla 93 .. Diventare insieme migliori...

Sono giorni in cuiil Pescetto si lamenta molto, soprattutto nella tipica maniera della portinaia: in pubblico.
Il LungoBascio è il mio pubblico, mi guarda con quei suoi immensi occhi acquosi e languidi e mi da le nasate sulle braccia perché, se tra una frase ed un'altra mi fermo, ricominci ad accarezzarlo.
Sono giorni in cui ilPescetto si sente vagamente insoddisfatto. E sa che si aspettava qualcosa di più.
Pensava che in un anno l'interruttore del corridoio manomesso sarebbe stato riparato. Che in un anno gli stipiti delle porte saltati durante i litigi sarebbero tornati al loro posto. Che lo sciaquone del bagno potesse smettere di fare il muggito della nave in partenza dopo ogni tirata. Che la casina, il nido dell'amore sarebbe stato come l'aveva immaginato, lindo, fresco e profumato, nonostante il Perosauro e il LungoBascio.
Pensava, immaginava, sognava ad occhi aperti immagini e fotografie che continua solo a pensare, immaginare e sognare. Non diventeranno realtà.
IlPescetto un pò ci resta male per questa cosa e decide di dedicare il prossimo ponte del 2 giugno, da sola, a tutte queste cose.
E se non fa attenzione si incazza e pare che il mese di giungo per il pescetto sagittario sia un mese particolare a livello di cicli che si aprono-chiudono.
E non deve incazzarsi. Perché ha scelto lui.
Riformulo: ilPescetto ha scelto l'OrsoMarso.
Che ha ampi margini di miglioramento ma anche tempi lunghissimi.
E deve fare i conti con questi tempi il pescetto. E sbuffa, è impaziente. Sa che se fosse sola le cose andrebbero in modo più spedito e veloce.
Ma pensa anche che se fosse sola non ci sarebbero piccole meravigliose cose che fanno crollare gli stipiti. Tipo farci l'amore contro. O un bacio posato ogni mattina su una spalla mentre dorme beata girata di lato. Non ci sarebbe un letto a una piazza e mezzo da dividere in tre: tu, io e il metro e venti di puzza.
SA che se fosse stata sola non ci sarebbe stata la consapevolezza di poter essere madre di un OrsettoMArso.
Che gli sguardi che mi poggia addosso lui (proprio poggia, non posa, l'OrsoMarso è così...diciamo poco...soave) non mi avrebbero segnato il corpo dall'interno.
Che se fossi stata sola, in effetti, nonostante tutto quello che la quotidianità vuol farmi dimenticare, in effetti non sarei cresciuta tanto in questo ultimo anno. Il nostro primo anno di convivenza.
In cui la casa sembra voler crollare da un momento all'altro sotto la spinta implosiva del casino, ma regge.
Come abbiamo retto noi.
I due ricci che ancora cercano di non farsi male con le loro spine per trovare l'equilibrio in cui smetteranno di pungersi per poter starsi vicini. Due ricci che provano ad entrare l'uno nella pelle dell'altro per guardare attraverso i suoi occhi e realizzare i propri limiti.
Più di così mi sa che non potevamo fare...e siamo stati bravi. In fondo. A non nascondere i nostri lati peggiori per cambiarli. A cercare di diventare insieme migliori.
Ti amo Orso. Ogni giorno ti riscelgo. Ogni volta che apro gli occhi nei tuoi.
Ma, tesoro....

2 commenti:

  1. Che tenero questo tuo post! :))
    Ma, pescetto, non riesco a trovare alcun riferimento alla tua posta, così non riesco mai a rispondere ai tuoi interventi da me. Così per ora ti ringrazio da qui :P

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  2. grazie...mi sono accorta che beh..ehmmm ecco avevo messo la mail privata nelle impostazioni!!!Grazie della visita e grazie per avermelo fatto scoprire!

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