martedì 19 aprile 2011

Bolla 75 ... Mangiare la neve ...

Vuol dire essere riusciti a ritagliare un giorno per noi due, anzi per noi tre. Pescetto, OrsoMarso e Lungobascio.
Vuol dire essere riusciti a tirare fuori finalmente davvero tutto quello che era rimasto nascosto nelle pieghe del cuore.
Trovarsi soli, immersi nel nulla. Col ruomore del vento e basta a 2.000 metri quasi. Vedere che quassù la primavera non è arrivata ma sentire che qualcosa sta per esplodere. Sentirla dormire e sapere di essere capaci di aspettarla. Preparare il suo arrivo cercando di capire cosa l'ha fermata finora.
Ritrovarci, riguardarci felici.
Esplodere in gesti buffi, goffi, liberatori. Perdere il fiato correndo controvento.
Giocare. Sentire il sole riflesso sulla neve bruciare la pelle. Coprirsi gli occhi. Ascoltare il cuore.
Abbiamo dovuto fuggire lontano per ritrovarci vicini.
Mangiare la neve, berla per sapere che vivere ci piace ancora, insieme.
E così, aspettando aspettando, ritrovo i tuoi occhi azzurri di cielo. Ti guardo di nuovo come se fossi il mio eroe. Non la persona che mi ha lasciata sola. Ritrovi la donna a cui essere fedele. Non quella che ti avrebbe lasciato fuori dalla sua vita.
Incontrarti è sempre stata una sorpresa. Era questo che mi faceva battere il cuore. Potermi girare e scoprire con occhi nuovi che sei accanto, che siamo ancora vicini col cuore è stato ancora più bello.
Domani parti e so già che la tua assenza non sarà discreta. Non può passare inosservata.
Continuo ad avere bisogno di respirarti e di farmi succhiare via il cuore.


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