Chi conosce la storia di questo blog sa come la penso su certi argomenti.
Chi si dovesse approcciare a queste righe con lo spirito del cattolico o del musulmano o del credente in qualsiasi cosa che volesse convertirmi non è il benvenuto.
Chi si dovesse approcciare a queste righe con lo spirito del cattolico, del musulmano, del credente in qualsiasi cosa che ha voglia di confrontarsi o di aprire un dialogo con me medesima è sinceramente il ben venuto.
Ci sono riflessioni che non riesco a mettere a tacere, neanche a una settimana di distanza dalla mascherata per la vita di domenica scorsa.
Che patema, la festa della mamma utilizzata così.
Se li vedo sfilare, contro una legge che a me hanno insegnato a rispettare e che come tutte le leggi degli uomini è imperfetta e dunque migliorabile penso:-
ma perché non propongono un'alternativa valida?
Intendo dire un'alternativa che sia una legge dello Stato. Ma non hanno proposte.
Ciò che mi diverte di queste manifestazioni sono le truppe di suore e di preti che inneggiano alla vita
e che chiaramente hanno grande esperienza di maternità, paternità e soprattutto forti velleità di difesa nei confronti di chi loro per scelta non hanno voluto mettere al mondo.
Salvo poi aspettare gli scandali per condannare la pedofilia.
Ciò che mi fa incazzare sono i camici bianchi ai quali pago un lauto stipendio con le mie tasse e che dovrebbero garantirmi determinate prestazioni. Sono straconvinta del fatto che i medici o gli infermieri abbiano diritto a fare obiezione di coscienza. Ma sono anche convinta del fatto che se le loro convinzioni diventano un impedimento al godimento dei diritti del cittadino italiano, le strutture sanitarie pubbliche per cui lavorano, siano esse ospedali o CONSULTORI, mi debbano garantire un'alternativa per poter godere dei diritti che in quanto cittadina italiana mi spettano.
Se non posso goderne significa che la mia libertà sancita dalla Costituzione non è garantita.
E contradditemi se sbaglio:
non concentratevi sul braccio teso, chiaramente, ma ditemi: le convinzioni personali di un omiciattolo si abbinano con il tricolore che gli fascia il petto? La 194 che sancisce il DIRITTO di ricorrere all'interruzione di gravidanza, è una legge dello Stato. Lui è un rappresentante di questo Stato ...o no?per la festa della mamma si deve essere dimenticato del fatto che ci rappresenta, uomini e DONNE.
e ha pure concesso il patrocinio, sputtanando nei sacula seculorum la città eterna.
E fin qui, siamo solo a piccoli paradossi.
Adesso ciò che svilisce davvero il mio essere donna, essere umano, essere pensante e potenziale madre.
Sono le contraddizioni che mi fanno capire che ciò che stava dietro quegli striscioni, sotto il bel sole e il cielo azzurro di domenica scorsa è solo IPOCRISIA.
Pro life de che?Oppure rispetto della vita di chi? Oppure nei centri che praticano la fecondazione assistita quanti obiettori ci sono?
La realtà è che se ad una persona viene negata la possibilità di scegliere di diventare madre o meno,
chi ci rimette non è solo lei. Ma un'intera comunità.
La realtà è che nè i principi nè, soprattutto, i diritti di chi vorrebbe che lei si comportasse come loro credono sia meglio non verrebbero lesi se lei decidesse di abortire.
La realtà è
che ci si guadagna molto di più a
non considerare un diritto quello di scegliere se essere madre o meno.
Concordo con te su tutta la linea! E ti ringrazio anche per questo post perchè il sig. sindaco in questa veste me lo ero proprio perso!!! E poi si fanno le crociate contro l'aborto e poi ci si scorda delle strutture per l'accoglienza delle donne in difficoltà. E' lanciare il sasso e nascondere la mano.
RispondiEliminaooooh un post fenomenale dopo l'altro!!
RispondiEliminae che forte la vignetta hahaaaah sei un mito.