mercoledì 28 settembre 2011

lunedì 26 settembre 2011

Bolla 127 ...a bassa voce

Oggi, mentre andavo a lavoro in motorino c'era quel meraviglioso brividino che dalle mani esposte al vento corre su fino alle braccia e alle spalle. Si infilava su dai sandali blu, sulle caviglie e dentro le gambe dei jeans. Ecco ora sento che per me è arrivato finalmente l'autunno. L'ora di cambiare lo smalto alle unghie. Di guardarmi i polsi abbronzati sbucare da sotto la manica di un maglioncino di cotone.
 e arrivo al lavoro e in automatico spengo l'aria condizionata. Apro le finestre del mio ufficio e faccio entrare il sole che la mattina arriva sulla mia scrivania.
Un anno fa ero nel pieno del mio inverno emotivo. Adesso mi riapproprio di ogni giorno, ogni giorno, godendomi anche queste sensazioni.
Un cardigan caldo mentre la mattina fa freschetto e sta uscendo il caffé. La pappagorgia ancora calda del LungoBascio che viene a farsi dare il buongiorno con una bella grattata. La visitina mattutina al Perosauro che comincia ad accusare i primi segni del tempo.
La tenerezza dello scoprire la sua mano posata sui miei capelli nel momento in cui apro gli occhi. E che importa se oggi è lunedì se le premesse son queste?
ecco vorrei fermare in immmagini tutto questo. Ma succede che so che non riuscirei a rendere la luce che ho dentro in questi giorni.

Sono felice di piccole cose, messaggi ricevuti via skype, mails, rapporti che nascono, persone che si riconoscono. Che può succedere se lo dico a bassa voce che mi sento bene?
Senza sorridere, ma con gratitudine infinita.
Mi sento bene.
Corpo, anima.
Finalmente una cosa sola.

sabato 24 settembre 2011

Bolla 126 ... Murder she wrote...

Dopo la saga del piranha di flanella, quella dell'oca paperofaga, le terribili storie de L'ippocampo sanguinario, La setta dei gufi, l'altra di cappuccetto zozzo e cappuccetto rozzo su questi scadentissimi schermi arriva...

IL CONIGLIO ASSASSINO
Diabolico, spietato e crudele popolerà da stanotte i vostri peggiori incubi

Bolla 125 ... Anticipations...

Liberamente tratto dal coniglio assassino dei Monty Python ... Mwahahahahahahahahah
Mi sto divertendo da matti...inutile dirlo....sembra o no un vero squilibrato?
ADOOOOROOOOO!

venerdì 23 settembre 2011

Bolla 123 ... This moment



{this moment}
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.

giovedì 22 settembre 2011

Bolla 122 ... Coperta all'uncinetto, arco animato e coniglio assassino...

Davvero, non sono sparita perché racchia, solo che i pochi momenti liberi dal lavoro, dal LungoBascio e dalla casa ho scelto di passarli con l'OrsoMarso che in questo periodo è sempre in giro per lavoro.
Ma, nel frattempo ho cominciato nuovi progetti, di cui uno in particolare di cui so che mi pentirò, diventerà un incubo ma lo vorrei proprio riuscire a terminare, davvero davvero.
Ho terminato il cuscino per la cervicale per l'amica Cioba, ho costruito un arco animato per una delle gnome adorate di cui a breve posterò le foto, sto cucendo un coniglio assassino per l'altra gnoma adorata e... udite udite!!!
Ho iniziato una coperta di cotone all'uncinetto!!!
Sarà, già lo so, il passatempo dell'anno. Sarà una coperta di cotone, primaverile, quindi ho a disposizione un anno per riuscire a terminarla. Sarà una di quelle cose che mi porterò dietro nella vita e nella casa, ogni volta che tornerà la primavera la tirerò fuori e ricorderò quanto e quanto tempo mi ci è voluto e l'anno in cui l'ho realizzata.
e ad ogni primavera mi sentirò più grande, toccherò la mia coperta che sarà sicuramente imperfetta, ma sarò felice di vederla per ricordare la strada percorsa. Sarà una fatica ma ne varrà la pena, sicuro!
So che le esperte inorridiranno ma l'ultimo cerchio sarà perfetto, sicuro!!!

Bolla 121 ... Terry l'invidiosa...

O anche : - Strenua invocazione della sterilizzazione di una escort.

Perché se la Terry (Teresa? parla come magni...anzi meglio di no che dal numero di uccelli che son volati durante l'intervista già lo fa...) che di mestiere fa la protituta ops pardon, la escort,  parla male delle donne brutte, delle donne colte che si indignano per la figuraccia che il nostro paese fa condotto da una manica di cialtroni, di chi non usa sotterfugi per arrivare dove si è prefisso di arrivare, di chiunque abbia capito che per vivere tutti con dignità è importante seguire la legge e non viaggiare sul sotterfugio che ti permette di aggirarla, se questo essere umano parla male di tutte queste persone significa solo che le invidia. L'ha detto lei: chi sparla lo fa per invidia, perché non può, mica per consapevolezza.

Quindi che fa? parla male di chi fa uso del cervello. ergo, lo invidia.

Del resto per citare ancora questa forbita signorina, abbiamo rotto i cosiddetti con i diritti.

A me ad ascoltarla viene in mente solo un'invocazione: negatele certi diritti. Tanto non ne ha bisogno ci dice.
Datele retta, a questo donnino che sembra non avere dubbi.

Toglietele quello di parola, è troppo bella per per rovinarsi dando fiato alle trombe.
Toglietele quello di voto, tanto lo sappiamo, lo da al miglior offerente, lo vende in cambio di denaro...è un reato o sbaglio?non la vogliamo mica vedere dietro le sbarre!
Ma soprattutto toglietele il diritto di riprodursi. E' pericoloso. Per la sua bellezza. Metti che poi s'inquarta?
Dopo il Merdavelox vorrei introdurre delle Case di bellezza in cui racchiudere questi fiori di campo (quello di grano di de andrè coi cadaveri su cui son passate sopra) e farne un museo. oppure un self service.
Perché quello che Terry non ha capito è che lei è solo una fra le tante e che per amministrare un valore ci vuole cervello se non si vuole che quel valore vada sprecato. Invece lei, come si arguisce dai suoi discorsi, non ha saputo usare il cervello,  si è letteralmente svenduta, e si sa, il didietro lo si da più o meno volentieri. Ma solo la prima volta puoi sparare un prezzo alto. Poi via via che lo si usa è difficile dargli quell'aria vintage di certe collezioni d'alta moda per far finta che non sia vecchio e rotto ma di gran moda. Insomma Terry, ti ritroverai con la fortuna su cui ogni donna si siede come "una pezza da cento euro" mica come un abito di Prada...e come dici tu...senza l'abito di Prada chi te se piglia?

Poi quando nel 2013 (son pessimista) il tuo nano imperatore dovrà trasferirsi altrove perché qui tornerà la democrazia facci sapere come è andata con la fossa dei mussoliniani leoni in cui ha  ficcato le tue sciocche chiappe.


venerdì 9 settembre 2011

Bolla120 ... This moment

{this moment}
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.

lunedì 5 settembre 2011

Bolla 119 ... Home made Lunch Time Set - Il Porta posate

Rieccomi con piccole creazioni Home made, nate dalle pinne del Pescetto.
Questa risale a prima dell'estate e fa parte dei regali che mi piace preparare per le amiche.
Stoffa colorata e resistente, voglia di pedalare alla macchina da cucire, un infinito di amore e il gioco è fatto.
 Avevo già parlato qui del regalo che avevo preparato per la Biutiful (Friend) ma poi mi ero fermata dato che ancora non glielo avevo dato.
Dato che stasera ceniamo insieme posso farlo e diciamo che è anche un augurio per questo nuovo anno di lavoro che comincia e che, parole della Biutiful, stenta un pò a trovarci concentrati.
Quindi per lei e le sue pause pranzo in ufficio ... rullo di tamburi, claque pronta ad applaudire....

Il Set Lunch Break è pronto per essere utilizzato!
Qui accanto Il Set chiuso, composto da:
- Tovaglietta;
- Portaposate;
- Posate

 La tovaglietta in preparazione ...
Qui come si srotola il Set ... ho cercato di mantenere "integri" i disegni della fantasia della stoffa...


Ed eccolo completo, finito, terminato e documentato.
Stasera verrà consegnato...speriamo le piaccia!

sabato 3 settembre 2011

Bolla 118 ... pathological picture taker ...

In effetti ci sarebbe uno zaino ancora da svotare, i panni lavati mi aspettano nella lavatrice da una mezzoretta buona ...(però l'ho spenta...), vorrei controllare le analisi che ho ritirato questa mattina, ma forse anche no.
In realtà ciò che mi va davvero di fare è sfogliare tutte le foto fatte in queste ultime settimane, per fermare, anche qui, in questa sorta di diario non diario, le sensazioni che ogni giorno mi hanno accompagnata.

Un piccolo paese in abruzzo, terra dell'Orso Marso, fatto di chiacchiere, di pietra chiara, di grida di bambini e di infinite salite.


Con angoli intimi in cui fermarsi a chiacchierare con gli sconosciuti, seduti su uno sgabello di legno, a guardare le rughe sul viso delle donne e ascoltare parole come i nodi di un tappeto che creano disegni


Ritrovare il tempo per piantare trifoglio da far brucare al Perosauro e per decidere di non cogliere le rose, lasciarle vivere fino in fondo.


Camminare fino a sentire i polpacci dolenti solo per veder cosa ci sia al di là di quella collina, scoprire che non c'è nulla e mettersi a guardare il cielo, senza delusione, solo in compagnia della sensazione che il corpo pian piano si svegli.



O riposarsi al fresco di un ciliegio piantatato dal nonno chissà quanti anni fa.



Riscoprire le mani, laccare le unghie di rosso e non trovare niente di strano nell'usarle solo per fare lavori di casa, all'uncinetto, col calore del LungoBascio che non è sgradevole...perché qui non c'è caldo!


Russare sereni sull'erba, pensando solo a come si chiameranno quando arriveranno, bere piano una birra fredda del lago in cui l'hai lasciata immersa, sorridere sotto i baffi delle morbidezze di chi ami e delle tue, svegliarsi e tirare sassi sul pelo dell'acqua.


Farsi avvolgere dal frinire delle cicale e guardare l'acqua agitarsi in superficie in mille mulinelli. Sentirsi semplicemente felice per un momento di totale solitudine. immersa nel fresco. Nell'odore dell'acqua. Essere osservata fra l'erba dai paperi che riposano sotto la canicola.


Scoprirsi a curiosare nel buio delle crepe aperte dal tempo in una vecchia porta. Guardarsi dal di fuori e vedere una bambina con i capelli ricci, un vestito a pois bianchi e le unghie laccate di rosso inchinata in avanti che guarda nel buio. Pensare di distogliere lo sguardo subito, veloce: ora io guardo diretta verso la luce. Il buio, lo so dentro, è finito.


E poi guardarmi con occhi altrui. Sperare che ci trovi ancora ciò che lo ha fatto innamorare di me. nonostante tutto. E poi guardarli quegli occhi azzurri e scoprire che ogni giorno c'è quel qualcosa. Ogni notte.


E volersi tuffare in quel blu ogni giorno e ogni notte. Anche quando ci sarano Vinicio e Olivia. Anche quando il LungoBascio non ci sarà più.

E gioire di un successo costato un anno di fatica, infinite discussioni e rinunce, ma che è un lavoro bellissimo, che parla di noi due e della mia terra, del modo di leggere gli sguardi dietro le maschere e di come i riti più antichi possano resistere, sopravvivere, senza perdersi.




Una vita a due che ricomincia dalle cose più semplici, come il basilico in un vaso per la pasta o come i regali da fare alla casa.


E poi noi, finalmente di nuovo noi. Noi stessi. A parlare per ore, lungo kilometri di strada, fra gli incendi e l'umido della costa. A dirci di noi, a fare progetti, nell'odore degli orti annaffiati alla sera.
Banalità, di un amore sconvolgente.


venerdì 2 settembre 2011

Bolla ... 116bis ...Tornati!

Tornati con la leggerezza dell'estate nella pelle e nei pensieri.

Con la voglia di ricominciare a darsi da fare, a lavorare, godendo di questa nuova serenità costata un anno di fatica.

Perché un anno fa, esattamente un anno fa, cadevo in un mondo offuscato, opaco, nero.

Oggi sono di nuovo in piedi e sono più forte.

Nelle notti passate a guardare il cielo abbiamo parlato, riso, scherzato e ci siamo guardati come succedeva un anno fa.

Prima di perdere il bambino eravamo felici.

Abbiamo passato gli ultimi didici mesi a guardarci andare giù e risalire piano.

Raccogliere le poche energie che avevamo e spenderle per tornare a galla.

Fare piccoli incerti passi avanti e tornare indietro, ricominciando da capo.

Ora siamo ancora qui. 

Come un anno fa. 
Noi due. 

Insieme. E questo è ciò che conta.


Bolla 116 ... This moment

{this moment}
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.