venerdì 23 dicembre 2011

Merry Xmas and Happy New Year!


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Noi ci ritiriamo nel calore di casa Pescetto per qualche giorno, 
da passare insieme, fra noi tre.
Per voi tutte i nostri auguri, squittiti, abbaiati, sorrisi perché queste giornate siano serene, tranquille, riempite solo dallo stare con chi si ama.
Perché tutto il resto è superfluo.

Buon Natale
IlPescetto, l'OrsoMarso e il LungoBascio

mercoledì 21 dicembre 2011

Bolla 163... Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore






Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo...
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.

In ricchezza e in fortuna,
in pena e in povertà,
nella gioia e nel clamore,
nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,
nel sonno e nell'amore.

Ovunque proteggi la grazia del mio cuore. 


Che ci fa fare chilometri al buio per il gusto delle note. Per il gusto di fare un viaggio insieme per una vacanza di due ore fra balene, sirene e una ciurma gonfia di ruhm. Che ci fa tenere le mani strette, l'una sull'altra sulla leva del cambio mentre intorno scorrono il buio, i fari e lontano, sopra di noi si intuiscono le tue montagne coperte di neve. Col respiro del LungoBi acciambellato nel sedile posteriore, col freddo da scacciare e con le parole da trovare per dirsi, anche se non descrivono quanto,  che siamo felici. 
Bastano gli occhi.



lunedì 19 dicembre 2011

Bolla 162...quelle piccole cose

Post riflessivo ma non troppo.
sulla scia della poca chiarezza fatta nelle mie emozioni.
l'Orso mi aiuta, di là e smadonna dietro al tricotin.
mi fa ridere questa cosa.
ma è anche oggettiva la difficoltà che incontra a tirare fuori i fili ingarbugliati con le manone.
ma ci riesce sempre lui.
anche con quelle manone scioglie i nodi.
anche quelli più piccoli.

Insomma sono giorni in cui mi son chiesta perché certe confidenze siano state fatte proprio a me, confidenze gonfie della loro felicità.
che mi fanno capire che, chissà come, chissà quando, sarò felice di essere come sono diventata.
coraggiosa della capacità di esprimere le mie emozioni.
delle quali non ho paura. 
non ho l'obbligo o il dovere di dimostrami all'altezza anche quando non so se lo sono.
anche quando sono preoccupata o spaventata.
cercherò di non sentirmi in dovere di dimostrare di saper gestire tutto.

e sono felice di averle ricevute queste confidenze.
mi brilla il cuore all'idea.
e allo stesso tempo se poi bisogna far finta di niente perché il guscio delle emozioni altrui è troppo spesso il cuore mi brilla un pò meno.


ma c'è un quotidiano che mi ridà luce.
che troppe volte diventa una prigione ma è quanto di più prezioso mi sia capitato di vivere.
i nostri gesti, dal mattino alla sera.
i nostri sguardi. la complicità della nostra casa.
nei nostri odori e nelle nostre parole e sapori.
quelli nostri, del Pescetto e dell'Orso, che capta che qualcosa non va per il verso giusto.
e forse intuisce cosa sia.

e quindi (e qui scatta la musichetta) fa piccole cose, che, come dice Mamma F, i capolavori son piccoli sennò son caciaroni


il miele di erica sulle sebadas
-
un nuovo bellissimo taccuino in carta di pietra


e non è un caso l'illustrazione in copertina.
anche se le domande che ci poniamo adesso sono domande che lasciano la porta aperta.
domande che ci fanno emozionare e sorridere.
e arrossire dei dubbi che nascono.

e il nostro studio.
rivisitato per far crescere finalmente i rami del pothos lungo i fili di naylon che stenderemo fra le pareti.
vederli allungarsi e protendersi.
piano piano, come noi due, crescere.


e nella loro assoluta semplicità, nel traffico odioso di questi giorni di follia collettiva, questi suoi gesti mi fanno sentire in equilibrio.

domenica 18 dicembre 2011

Bolla 161... Fuga dal natale

Perché se penso a che entusiasmo avevo in corpo un mese fa all'idea del natale mi sento un'idiota.
ora se vedo una cosa rossa, uno scintillio mordo.
stiamo per abbattere l'albero.
magari l'anno prossimo andrà meglio.
ma du balle sto natale.
e soprattutto du balle il rimbecillimento diffuso e la follia generale.
io per fuggire alla folla metto in moto le mani.
ho coinvolto l'Orso che in questo momento odo dall'altra stanza bestemmiare dietro al tricotin.
bellissimo.
con le manone giganti a girare una manovellina lillipuzziana.
lo adoro.


 





venerdì 16 dicembre 2011

Bolla 160... This Moment

{this moment} - 
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.
Words and Inspiration By Amanda

mercoledì 14 dicembre 2011

Bolla 159...il vaso di Pandora


anche oggi è passato.
fluf, scivolato via lasciando tracce argentate come bava di lumaca.
tracciato con la stessa lentezza.





cerco di fare chiarezza mentre scrivo ed è ciò che ho provato a fare per tutto il pomeriggio, uncinetto in mano.
cerco piante grasse su internet da fare ad uncinetto, sento mia madre.
mando i pensieri avanti ad esplorare nel silenzio di una casa vuota.


unica colonna sonora sono state le unghie del cane sul parquet e il rosicchiare della cavia.
e il tac dell'ago di plastica del tricotin.
non avevo voglia di musica.
solo di starmene in tranquillità a cercare nuove strade di sopravvivenza emotiva.

perché si fa fatica ad affrontare la crisi in due.
forse più di quanta se ne farebbe da soli.

si prova a starsi vicini. ma le frustrazioni son tante.


forse sono troppe per lasciarci uscire indenni anche stavolta da un litigio esploso all'improvviso. il secondo in poco tempo.
un litigio di quelli brutti.
una guerra lampo.
e a me sembra, adesso, di non saperle più combattere le guerre lampo.
a che pro?
per vincere cosa?
non ci sono vincitori e vinti qui da noi.
e io con l'uncinetto in mano vado avanti per chilometri di filo.
lo stendo fra noi due per non sentirmi più implorare rispetto. chiederlo. pretenderlo.

si fa fatica in due a superare la crisi.


Fossimo in tre avremmo più forza?

domenica 11 dicembre 2011

Bolla 158 ... La lontananza sai è come il vento

Giorni pieni, frenetici.
Lunghissimi, nonostante fra poco sia quello di Santa Lucia, quello più corto che ci sia.
Sono giorni in cui abbiamo preparato il nostro primo albero di Natale assieme.
Noi tre.
(Con palline a prova di coda di LungoBardo. Praticamente saldate all'albero.)

Giorni di decorazioni per rendere ancora più speciale il gusto del primo Natale da passare insieme in questa casa.

Giorni di regali speciali da parte di persone speciali. Che se fossi stata meno antipatica me le sarei godute di più queste persone speciali. Ma ero stanca...tanto. Ma so anche che lei lo sa che sono a pezzi.
Epperò è stato comunque divertente provare il nuovo tricotino a manovella con la Cioba e fare ghirlande insieme. Ed è stato ancor più divertente fare un salto nel periodo adolescenziale dei nostri compagni. Vittime di un mio azzardato menù a base di broccolo romano e castagne. Giuro che non lo faccio più. Giurin giurello. I botti di capodanno in anticipo terrorizzano il LungoBascio, nonostante lui sia un vero professionista.

E sono giorni di nuovi tentivi creativi, con buffi risultati che però mi piacciono un sacco e che si sposano perfettamente con il mio stato d'animo.


Notare il sorrisone. I realtà la foto è stata fatta per mia madre. 
Infatti sono anche stati giorni di riavvicinamento. Dopo due anni di silenzio.
Ho preso un aereo. Per la mia isola più o meno felice. Ho abbracciato mia nonna dopo un anno.
E mi accoglie dicendo:- Ohtté, bada hi c'é! E' arrivata ilPescetto!
E a mia mamma le si rizzano i capelli perché non riconosce più nessuno da un pò.
Invece lei, che ha sempre tirato fuori conigli dal cilindro e dai tegami di coccio... mi ha riconosciuta nella nebbia della sua malattia. Abbiamo contrattato un pò sul suo regalo di Natale che non può essere un carro coi cavalli perché "non ci s'ha più la stalla" (uno a zero per lei) e non può essere un cappotto di panno morbido perché "un sò miha hosé" (uno a zero per Mr Parkinson). Ci siamo accordate che il suo regalo di Natale sarà una cesta di funghi. Mi vien da piangere a pensare che è stata lei ad insegnarmi a riconoscerli. Così come è stata lei a insegnarmi come si tiene un ago in mano. Come si fa la prima catenella all'uncinetto. E ora non ricorda chi è.
Ma mi sorride dietro l'acqua di quegli occhioni azzurri che da piccola ho provato su suo consiglio ad avere anch'io tentando di infilare la faccia in una bacinella di candeggina.
Eh sì...in famiglia siamo tutti un pò pazzerelli.
E mi richiude la bocca sdentata all'improvviso sul cucchiaio mentre le spaccio la minestrina di verdure per frullato di coniglio. Un la si frega miha nonna Alfonsina!

E poi sono stati giorni di tenerezze infinite e di piccoli regali a distanza. Per non sentire la nostalgia di casa. Nessuno dei 3.



Giorni passati a chiedersi se sia giusto essere trasparenti o se invece sia il caso di filtrare. Sul lavoro. Con gli amici. Per difendersi. E dirsi che è meglio restare così. E' meglio essere limpidi. Puliti. 
Riflettere il bello delle cose.


Lasciando la porta spalancata alle emozioni. Belle o brutte che siano. Per tener fede alla mia promessa di un anno fa. E scoprire che nella gioia infinita di una confessione e di una notizia regalata in anteprima c'è, nel mio cuore, una punta di dolore. Per ciò che ho perso un anno fa.
Che si stempera quando i miei mi chiedono quando avremo un bambino, l'Orso ed io.
E tutto torna ad essere possibile. 
E scegliere e terminare i primi regali di Natale e girare nel buio con il mio Puzzone a 4 zampe. E ridere dei blocchi del traffico proprio il giorno in cui i de pulcis devono ripartire, alzandosi presto per portare la macchina oltre la zona verde (da legger come "La luna nera!") e mangiare i cornetti con la crema a colazione e poi fare il giro al mercato a cercare rape bianche, mettere il poncho di lana verde fatto anni fa da mia mamma.


Giorni così, altre tessere da aggiungere al mosaico di quest'ultimo anno. Così forte, pieno di emozioni. Così come vorrei poter rendere gli anni a venire. Perché sono io che ho fatto in modo che fosse così. Lungo, denso. Ricco.




venerdì 9 dicembre 2011

Bolla 157... This Moment


{this moment} - 
A Friday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. 
A moment I want to pause, savor and remember.
Words and Inspiration By Amanda

mercoledì 7 dicembre 2011

Bolla 156...I'm back

essilosò, avrei dovuto almeno mandare in giro un comunicato stampa di quelli seri:, del tipo:
"Gentili lettori, sconosciuti che passate di qua e amici vari,
mi scuso per la temporanea sospensione delle mie attività celebrali aperte al pubblico, arrivata in data giovedì 1 dicembre 2011, stupendo me per prima. (che non è un auto complimento ma il gerundio del verbo stupire).
In realtà la sospensione è stata diagnosticata in data precedente ma probabilmente non me ne sono accorta....
Il blog è rimasto privato per una settimana.
Io sono ancora privata, ma di tempo e di ...fiducia...
Parrebbe che in un enorme palazzone pieno pieno di uffici sia girata indisturbata la talpa del sistema informatico.
Un inguaribile guardone di traffico internet altrui, che a titolo personale si è messo a sbirciare nei siti che gli utenti del palazzone frequentano.
L'hanno beccato.
Io sono più tranquilla e spero che in futuro ciò non accada più.
Stare qui mi è mancato un sacco.
E ancor di più.
anyway, Pescetto is back e forse approfitterò del ponte per rimettermi al lavoro.

O forse dormirò...